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Altopascio – San Miniato Alto


Antonio

Altopascio Toscana

In questa tappa di Via Francigena si incontrano tratti su asfalto, un passaggio su strada medioevale prima di Galleno e un suggestivo tratto attraverso le Cerbaie. Alcune segnaletiche possono trarre in inganno e farvi allungare di molto il tragitto su strade magari suggestive in altre stagioni, ma troppo assolate in estate. Se avete con voi una buona guida, seguitela alla lettera.

Lunghezza della tappa: 23,5 km (distanza da Roma 348 km).

Dislivello totale: salita 267 m – discesa 164 m.

Pendenza massima: salita 11% – discesa 13%.

Da vedere: Galleno, Ponte a Cappiano, Fucecchio, San Miniato Alto.

Dati rilevati dal nostro cammino via GPS (App Runtastic pro).

Altopascio - San Miniato

Seconda tappa: San Miniato Alto o quasi…

Come proteggersi dal caldo torrido e non soccombere e lasciare le proprie impronte sull’asfalto? Semplice alzandosi alle 5.00.

Altopascio Campanile notteAlba Altopascio

Alle 5.40 siamo fuori dall’ospitale, nella piazza magicamente illuminata. La fortuna ci sorride: dopo un breve tratto sulla provinciale, vediamo il sole sorgere e ci inoltriamo lungo sentieri completamente in ombra, nelle magnifiche Cerbaie, tra pendii e piccole salite. Incrociamo anche un gruppo di ragazzi di Varese che come noi si è lanciato lungo la via Francigena.

Ponte Greppiponte Greppiallevamento piccioni

Ma dov’è finita quell’aria infuocata e quel pesante incedere del gruppo? Il fresco e il paesaggio accellerano la nostra andatura, tanto di permetterci di sostare sulle panchine di Galleno e concederci dopo altri 8 km come premio uno spuntino a base di porchetta, che si scioglie in bocca. I ricordi della prima tappa sembrano svaniti, dimenticati, quando per uno stupido errore ci troviamo a camminare per ore sull’argine del canale.

argine fiumefiume Arno

Il gruppo si sfilaccia, si disperde alla ricerca di quell’ombra immaginaria. L’acqua diventa l’ancora a cui rivolgersi, ma è un sogno sempre più bollente e più raro da realizzare. I piedi cominciano a bollire, le spalle a dolere, i muscoli sono sempre più contratti e affaticati. Dopo 5 ore di cammino il malessere serpeggia nel gruppo. I 23,5 km previsti diventano infiniti, impossibili da macinare.

Il sogno di San Miniato

Quando arriviamo a Fucecchio siamo alla frutta. Chiediamo a un anziano signore un po’ d’acqua per bagnarci e riempire le borracce. Aumenta la paura di sbagliare percorso, con le guide che spesso danno pareri contraddittori. Arriviamo a San Pierino e sognamo San Miniato, che vediamo in lontananza, ma le indicazioni ci riconducono sull’argine, per evitare la statale. E quando esausti ci buttiamo sulla statale non c’è spazio per camminare, rischiamo di essere schiacciati dai camion, costretti a ridurre la loro velocità.

Emerge qualche pensiero disfattista. Ma perché siamo venuti fin qui? Ma chi ce lo ha fatto fare? Il corpo abbandona la sua funzione di locomotore e urla disperato i suoi dolori: “Non ce la faccio più, sono sfinito”. Ed ecco che appare per magia la stazione di San Miniato, ma mancano, ahimè, ancora 2 km in salita al Convento di San Francesco.

Ancora un po’ umani

Voi cosa avreste fatto? Un atto di assoluto eroismo, senza cedere? Noi ci siamo arresi, sentendoci inevitabilmente ancora un po’ umani, spedendo uno di noi alla ricerca di un autobus che ci portasse a destinazione dopo 7 ore di duro cammino.

Una brocca d’acqua fresca

Dopo una tappa lunga e massacrante, sotto il sol leone veniamo accolti da Adam, il ragazzo addetto all’accoglienza dell’ostello del Convento San Francesco con una brocca di acqua fresca. Gesto decisamente gradito da tutti noi. L’ostello è stato creato all’interno di un’ala del convento e ha stanze ampie e comode, con un bel bagno e rete Wi-Fi. Abbiamo usufruito della possibilità di cenare all’interno della struttura, pasto semplice ma, sarà stata la fame e la stanchezza, decisamente gustoso. Per finire abbiamo sfruttato la gentilezza di Adam per una visita guidata del complesso.

Alla mattina, vista la nostra partenza all’alba, troviamo il buffet della colazione pronto con caffè caldo, acqua calda per potersi preparare un the e succhi vari. Per chi parte presto decisamente una bella comodità.

Reperto Vetrata chiesaConvento San Miniato Alto

Ospitalità

Convento San Francesco, Piazza San Francesco 1
Tel. 0571/43051 (int 8), sanminiato@nuoviorizzonti.org
Pernotto ostello sacco a pelo, cena (ore 19.45), colazione.
Lavanderia (5-8 euro); prenotare pranzo al sacco (5 euro) entro le ore 20.00; colazione (7.00-9.00), self service prima delle ore 7.00
check-in:  dalle 14.00 alle 18.00; check-out: entro le ore 10.00.
Euro 25,00 a persona (solo letto con mezza pensione), in contanti.

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