Tappa cittadina, nel traffico di Roma.
Lunghezza della tappa: 15 km (distanza da Roma 15 km).
Dislivello totale: salita 100 m – discesa 247 m. Pendenza massima: salita 4,5% – discesa 12%.
Da vedere: Mons Gaudi, Roma.
Alle porte della Città Santa
Ebbene sì, siamo arrivati all’ultima tappa, contro ogni più rosea previsione siamo arrivati alle porte di Roma. Purtroppo il tempo non è clemente e la pioggia ci minaccia da quando siamo arrivati a La Storta. Si parte con calma dopo le 7.
Cielo plumbeo, mantelle pronte, ma temperatura mite. Cominciamo a percorrere la Cassia, secondo le indicazioni di suor Marilena dobbiamo superare almeno 800 numeri civici prima di deviare il nostro percorso. Sarà Ferragosto, ma per fortuna il traffico è limitato e questo facilita il nostro continuo attraversare la strada per cercare i marciapiedi.
La natura selvaggia di Roma
Finalmente come in un miraggio ci appare sulla Cassia il civico 1081, la nostra porta per la natura.
Ci immettiamo nel Parco dell’Insugherata. Il sentiero è ben tracciato tra il verde e i chillometri passano veloci, tra richiami di pappagalli e tracce di cinghiali.
In men che non si dica ci ritroviamo a Roma, ma dopo pochi tratti di città il percorso ci riporta in un parco su Monte Mario, ancora natura che ci sorprende e ci fa macinare strada.
Il monte della gioia
Arriviamo al Mons Gaudi e come per magia le nuvole lasciano il posto a un cielo terso e un sole caldo. Scatta il turista che è in noi e via a foto e filmati della vista panoramica su Roma e il Cupolone.
Si riparte percorrendo un sentiero acciottolato che passando sotto l’Osservatorio astronomico ci porta nel traffico di Roma. Ancora pochi chilometri e ci troviamo a varcare le porte del Vaticano e in pochi passi siamo in piazza San Pietro. Qualcuno si commuove e non riusciamo a contenere la gioia. Ce l’abbiamo fatta!
Scortati dalle guardie svizzere
Dopo l’euforia iniziale ci assale lo sconforto perché gli uffici deposti a darci il tanto agognato timbro finale e a rilasciarci il Testimonium purtroppo hanno anticipato la chiusura (oggi è pur sempre Ferragosto).
Visto che finora i timbri li abbiamo trovati anche in molte chiese, passato un’acquazzone, decidiamo di provare anche in San Pietro. Con nostra gioia le guardie svizzere ci accompagnano all’interno della sagrestia di San Pietro, dove oltre al timbro otteniamo anche la preziosa pergamena.
Non poteva finire meglio il nostro viaggio. Siamo nella Basilica di San Pietro con la nostra pergamena in mano e possiamo finalmente appoggiare il nostro zaino, dopo 450 chilometri percorsi in totale durante questi fantastici 16 giorni sulla Via Francigena.
Lasciamo i panni da pellegrino e dopo una doccia ristoratrice mettiamo quelli da turista, dopo tutto siamo in vacanza. Roma aspettaci!