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San Miniato Alto – Gambassi Terme


Antonio

strada San Miniato-Gambassi Terme Toscana

La strada che porta da San Miniato Alto a Gambassi Terme sulla Via Francigena è un percorso misto (sterrato e asfalto) tra le colline. Non si attraversano centri abitati (da portare con sé scorte di acqua e alimenti); solo quattro punti di rifornimento acqua, di cui gli ultimi due molto distanti tra loro.

Lunghezza della tappa: 23,5 km (distanza da Roma 325 km).

Dislivello totale: salita 691 m – discesa 498 m.

Pendenza massima: salita 11% – discesa 9,5%.

Da vedere: Pieve di Coiano, Santa Maria a Chianni, Gambassi.

Mappa GPS non disponibile causa esaurimento batteria cellulare.

La prova della verità

Alla mattina del terzo giorno ci si ritrova tutti alle 5.00 nel refettorio del Convento di San Francesco per la colazione e per riempire le borracce. Siamo in tanti; c’è anche un grande gruppo dell’Università di Padova. Per noi questa è quasi la prova della verità. Ce la faremo? E a quale prezzo? O cominceremo a dubitare e a rimettere tutto in discussione? Forse è ancora troppo presto per affidarsi al cielo, alle temperature più miti o ai percorsi ombrosi.

alba San Miniato Altoalba campagna toscana

Appena usciti, l’afa e l’umidità della notte ci avvolgono. L’aria è pesante, ma allo spuntare del sole, una nuova alba porta nel gruppo una ventata di ottimismo. All’inizio maciniamo parecchi chilometri e dopo 2 ore troviamo la prima fontanella. L’acqua è abbastanza calda, un’avvisaglia che dovrebbe farci pensare.

Strade bianche e polverose

Alle 9 il sole comincia a essere caldo, ma il nostro passo è ancora spedito e il percorso è un continuo sali scendi, su strade bianche e polverose.

 

fraFrancigena campagna toscanasegnaletica Francigena

Il paesaggio è quello tipico delle colline toscane: filari di viti, splendidi casali, campi arati con le varie sfumature di marrone, insomma paesaggi tipici da cartolina. Poi arriviamo a Coiano, dove dietro la Pieve dei Santi Pietro e Paolo viene segnalata la seconda fontanella, con panche e tavoli sotto gli ulivi, una vera delizia. Veniamo raggiunti dal groppone di Padova con cui scambiamo informazioni varie e manifestiamo la nostra invidia per la loro organizzazione: hanno perfino una macchina di supporto per il vettovagliamento. Ci vedo così provati, e provati sembrano molto anche loro, che ci offrono biscotti e creakers.

colline toscanecolline toscane

Quando ci rimettiamo in cammino, ci misuriamo con il caldo torrido e la fatica che invade le spalle, le gambe, i piedi. Ogni passo è un movimento per accorciare le distanze, ma le colline offrono solo curve infinite e svolte misteriose. Dopo cinque ore di cammino il continuo bisogni di alleviare la sete e di allentare la cappa opprimente del caldo diventa quel compagno onnipresente che non si riesce ad allontanare o licenziare.

Da due a quattro

Cominciamo a diffidare dei cartelli e delle loro informazioni, ci buttiamo a terra sotto alcuni alberi, senza alcun ritegno. Poi riprendiamo a salire speranzosi verso Gambassi Terme. Per disperazione acceleriamo il passo, mancano solo 2 km prima, che poi diventano improvvisamente 4. Alla fine ci rifugiamo nell’Osteria del Pellegrino di Borgoforte, dove ci concediamo un meritato e succulento pranzetto.

colline toscanecolline toscane

Sfiniti ci abbandoniamo sui tavoli e quando arrivano le tanto attese delizie, arrivano vento, nuvole e quattro gocce che ci costringono a mangiare velocemente, correr via e a mettere le mantelle. Piccoli piacevoli imprevisti in un gruppo assai eterogeneo che si misura giorno dopo giorno con le proprie forze, immerso nella costante musica delle cicale.

Spirito toscano

Siamo all’Ostello Sigerico, dove sostò l’arcivescovo di Canterbury durante il suo ritorno da Roma nel 990. L’accoglienza che ci fa inizialmente Paolo, che insieme alla sua famiglia gestisce la struttura, è istituzionale, ma cambia durante e dopo l’ottima cena, quando ci fornisce generose informazioni sul cammino da intraprendere il mattino dopo, con simpatica cadenza toscana. L’ostello è molto bello: le camere sono ampie e curate; c’è l’accesso gratuito alla rete Wi-Fi e si può pagare con carte o bancomat, opzione molto gradita, vista la quasi esclusiva possibilità di pagamento in contanti nelle strutture di accoglienza sulla Via Francigena.

S. Maria a Chianni Gambassi Termeostello Sigerico Gambassi Terme

Ospitalità

Ostello Sigerico, Pieve Santa Maria in Chianni
Tel. 324 7968837- 0571 638242 (sig. Paolo); ostello.sigerico@yahoo.com
Orario di arrivo dalle 14.00 alle 18.00-18.30.
Cena+colazione = 13 euro.
Euro 17 a persona solo letto.

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