Mi piacerebbe fare la Via Francigena, ma sarò in grado? Non sarà troppo impegnativa per me? È forse la prima domanda che ci si pone appena si ha un’idea di questo tipo, che sia quella di percorrere la Via da Canterbury fino a Roma o il Cammino di Santiago. Me la sono fatta anch’io. Più volte.
Poi ho cancellato quel “ma figurati, è troppo faticosa, meglio la stessa spiaggia e lo stesso mare”, frutto di indolenza e paura, e mi sono avventurata un passo dietro l’altro sul cammino da Lucca a Roma per circa 400 km e 16 tappe.
E chi l’avrebbe mai detto! Sì, perché, diciamocelo, in famiglia niente gite ogni fine settimana in montagna o in campagna, sportivi più i figli e molto meno i genitori cinquantenni; insomma, camminare quasi zero.
Quindi, se sono riuscita io… Basta volerlo, esserne convinti, sapere quali possono essere i propri limiti e in base a questi scegliere come affrontare questa magnifica avventura.
Come? A ognuno il suo cammino
Dall’esperienza fatta posso dirvi questo: se volete veramente fare il Cammino di Santiago o percorrere la Via Francigena, non abbiate timore, fatelo! Come? Come volete! Modalità e motivazioni possono essere diverse per ognuno. Dovete trovare quelle giuste per voi e non aver timore.
A piedi, in bicicletta, a cavallo o con mezzi vari. Con passo spedito fino all’arrivo della tappa prevista ove riposare e girovagare curiosi, oppure con andamento lento e lo sguardo lontano, magari perdendosi lungo la via e arrivando al tramonto.
Con chi e cosa mi porto dietro?
Il fardello da portarsi dietro nel cammino sulla Via Francigena, ve lo dico subito, deve essere il più leggero possibile e questo vale sia per gli oggetti materiali, sia per la compagnia. Quindi a voi la scelta.
Da soli, con l’amore di una vita o prima di sposarvi per testare il vostro rapporto. Con i figli, con gli amici, in comitiva, con un’associazione o un gruppo. In silenzio o cantando una canzone pop, ascoltando i propri passi pesanti e l’affanno durante una salita o della musica classica con le cuffie ammirando un paesaggio.
Con uno zaino pesante sulle spalle, facendovelo portare per un tratto da un amico o tra una tappa e l’altra in macchina da chi vi ospiterà poi a dormire la notte. Con la tenda o senza, il sacco a pelo o solo un lenzuolo. E la sera, poi, finalmente abbandonando la fatica in un ostello, in un campeggio, in una casa oppure in un hotel a quattro stelle.
La strada da seguire e il ritmo da tenere
Il giorno che inizierete il cammino sulla Via Francigena l’entusiasmo sarà alle stelle, le vostre gambe fresche e riposate scalpiteranno, ma “keep calm” e tenete subito un ritmo del passo che pensate di mantenere a lungo.
Non affrettatevi, godetevi il percorso. Qualunque esso sia, per lunghezza e direzione: da Canterbury per andare fino a Roma o da Roma a Canterbury, da Santiago di Compostela o dall’uscio di casa. Che sia quello indicato da una o più mappe delle strade, oppure quello trovato cercando e chiedendo le indicazioni lungo la strada.
Solo di una tappa o tutto intero, partendo da Lucca, da Siena o da Montefiascone per gli ultimi 100 km fino a Roma, continuando a camminare una tappa dietro l’altra o saltane una o più per riposare.
Ma perché? Ne vale la pena?
Bella domanda! I motivi sono tanti e diversi. Forse perché avete fatto una promessa o perché volete dimenticare, per cercare voi stessi o per trovare Dio, per dimagrire o per turismo. Perché va di moda o per non pensare a niente. Perché siete giovani o perché non siete vecchi. Per essere liberi, perché no o perché ancora non lo so e forse lo scoprirò.
Ecco, tutto questo è stato il mio cammino sulla mia Via Francigena, con tutti gli incontri e le esperienze fatte lungo il percorso. Certo, non è una passeggiata, ma se lo volete non ve ne pentirete!
Comments 2
condivido quello che ho letto. Ho fatto il cammino di Santiago in due tappe in due anni successi…e ho capito che é un’esperienza magica.. capace anche talvolta di cambiarti la vita… in meglio…Ultreya
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Spero di riuscire a intraprendere anche il cammino di Santiago, almeno per una parte, prima o poi… perché il desiderio di fare l’esperienza del cammino, una volta provato, non ti abbandona… Ultreya!