Come una brezza leggera


Antonio

campagna Toscana Francigena

Come una brezza leggera che sfiora la superficie dell’acqua, non sai bene se arriverà fino a te, se potrà alleviare il caldo o passerà oltre senza lasciare tracce. È cominciata così a circolare sugli scogli di punta Chiappa, vicino a Camogli, la prima reazione: ma sei matto, ma siete matti, è una follia, una bella vacanza al mare, nel Salento o magari in Grecia è imparagonabile.

Ancora una volta le stranezze affiorano in estate e per chi conosce Paolo sa che i progetti impossibili ai più, per lui sono la benzina che muove la sua mente. E come quando metti qualcosa in un cassetto, perché sei convinto che prima o poi potrebbe esserti utile, comincio a chiedermi se potrei farcela, se me la sento, se non possa diventare un’imposizione autoritaria per i miei figli.

La paura e la voglia di provare

Così quella brezza comincia a muovermi, a farmi andare a camminare al parco con la neve, con l’acqua e con il sole torrido, a inseguire quelli più giovani, più abituati a camminare e più veloci. La voglia di andare prende spazio nella mia mente.

Non vedo l’ora di partire, anche se ho ancora paura di non farcela, ma ho voglia di provare, di andare a camminare, di aggiungere un trio sgangherato al gruppo, sperando di contagiare i miei figli.

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