Percorso quasi tutto nella campagna laziale e nel Parco di Veio. Tratti sulla Cassia dove fare attenzione al traffico veicolare.
Lunghezza della tappa: 28 km (distanza da Roma 65 km).
Dislivello totale: salita 195 m – discesa 400 m. Pendenza massima: salita 11% – discesa 10%.
Da vedere: Monterosi, Campagnano, Madonna del Sorbo, Formello.
Una meta precisa sul cammino
Si riparte da Sutri. È una tappa lunga, ma non impegnativa, almeno sulla guida. Siamo da tempo nella pianura del Lazio. Il paesaggio che percorriamo è sempre più caratterizzato dalle coltivazioni di noccioli.
Il primo pezzo è lungo la via Cassia e le auto e i camion sfrecciano veloci vicino a noi. Finalmente prendiamo la direzione per Bracciano e usciamo dal grande traffico. Si cammina lungo strade bianche, sempre circondati da grandi piantagioni di noccioli.
Non sempre è stato facile orientarsi con le mappe o le guide, ma in questa giornata noi avevamo una meta precisa lungo il cammino: il punto fissato sulla cartina era quello delle cascatelle del fiume Treja a Monte Gelato.
Finalmente arrivati, alcuni di noi coraggiosi si sono tuffati sotto le cascate, altri più impavidi hanno semplicemente messo i piedi a mollo, annullando la fatica del cammino, concedendoci una lunga pausa ristoratrice prima di ripartire.
Istinto di sopravvivenza
Occorre sottolineare che esiste nel gruppo un buon istinto di sopravvivenza. Non avendo trovato fontanelle dove rifornirsi d’acqua lungo la salita per Campagnano, cotti ormai dal sole e disidratati, abbiamo resistito finché, accompagnati da un po’ di fortuna, ci è apparsa una piacevole visione: un uomo che stava lavorando nel suo orto ci ha gentilmente riempito tutte le 8 borracce, ormai quasi vuote.
Gli ultimi chilometri hanno messo a dura prova la nostra resistenza, non potete immaginare quanta acqua è stata necessaria per dissetare ognuno e quanta acqua ci siamo scolati al primo bar della piazza di Campagnano.
Sempre più vicino a Roma, la nostra meta finale, in ogni membro del gruppo sta emergendo una resilienza incredibile e siamo sempre più resistenti alla fatica.
Premio finale della giornata, il magnifico ostello di Formello, con travi in legno e mattoni a vista, una dimora principesca ove riposare.
Ospitalità
Ostello Maripara, c/o Palazzo Chigi, 2° piano, piazza San Lorenzo 3
06 90194236-239, mansio@comune.formello.rm.it
Due cameroni da 8 letti ciascuno con letti forniti di lenzuola; buono per la colazione al bar da 1,5 euro compreso. Lavatrice (2 euro).
Euro 15 a persona.